La carbonara ha un gusto unico e avvolgente: il pecorino con il suo sapore deciso riesce ad esaltare la cremosità dell’uovo e la croccantezza del guanciale. Aggiungete una spruzzata di pepe e il gioco è fatto: potete servire il vostro capolavoro a tavola lasciando tutti strabiliati.
Pur essendo uno dei piatti più famosi di Roma, la carbonara non è certo l’unico asso nella manica culinario della bella Città Eterna. Scopriamo insieme quali sono le altre prelibatezze che dovete assaggiare per forza durante il vostro prossimo soggiorno a Roma.
Se avete in programma un viaggio a Roma, ecco quali sono i piatti tipici che non potete perdervi e il posto migliore dove assaggiarli.
Iniziamo con lei perché non può mancare nella nostra lista di piatti da assaggiare durante una vacanza romana. Questa squisitezza è decisamente storica, infatti è stata inventata nel lontano 1944 in una trattoria romana situata nel Vicolo della Scrofa.
I suoi ingredienti sono spesso oggetto di dibattito: c’è chi ritiene un oltraggio alla tradizione e al buon gusto sostituirli, ma alcune rivisitazioni con pancetta al posto del guanciale o uovo intero al posto del rosso d’uovo, si sono rivelate abbastanza gustose.
Ma se andate a Roma la ricetta è una sola e non provate a chiedere variazioni se non volete guadagnarvi un’occhiataccia dal cameriere.
Dove mangiare la carbonara? Semplice, in vicolo del Cedro, 26 c’è Il Maritozzo Rosso, e vi assicuriamo che la loro carbonara è tra le più buone della città.
Un vero e proprio fiore all’occhiello della cucina tipica romana. Si tratta di pasta (rigorosamente rigatoni) con guanciale, pecorino romano e sale. Detta così può sembrare un piatto semplice, ma il suo gusto ha reso questa pasta il piatto preferito di romani e turisti di tutto il mondo per generazioni. Un piatto semplice e gustoso che conquisterà anche voi.
Per assaggiarla vi consigliamo un posticino sempre a Trastevere che si chiama Enzo al 29, una trattoria che vi regalerà un’atmosfera familiare e accogliente.
Piccolo ma ricco di gusto, somiglia molto ad un arancino dalla forma allungata. Custoditi dentro una panatura croccante ci sono riso, ragù e mozzarella. Si tratta di una prelibatezza che viene servita come antipasto ma anche come primo piatto, infatti, nonostante sia di dimensioni ridotte, è bello sostanzioso e saporito. Fate attenzione perchè uno tira l’altro…
Il miglior supplì di tutta Roma lo potete mangiare da Supplizio, qui potrete scegliere tra parecchie varianti come: supplì gusto classico, all’arrabbiata, al burro e acciughe, e molti altri gusti. Supplizio si trova in Via dei Banchi Vecchi, 143.
Questo piatto ha origini storiche che risalgono alla tradizione dei Vaccinari, ovvero gli abitanti dell’antico quartiere romano in cui si macellavano i bovini. La coda di bue richiede tempi di cottura molto lunghi a fuoco basso e viene spessa accompagnata con verdure e pomodori pelati. Tagliuzzata e gustata in un sughetto di carote, sedano, cipolle e pomodori è una vera delizia.
Se volete dare un assaggio a questo piatto tipico della tradizione romana andate da Trattoria Sora Lella in Via di Ponte Quattro capi, 16. Nella stessa trattoria potrete assaggiare anche molti altri piatti tipici della Capitale e promettiamo che non ne rimarrete delusi.
Se siete degli amanti del pesce, dovete provare i filetti di baccalà. Questo piatto risale alla tradizione ebraica della città di Roma, e si tratta di baccalà fritto in pastella servito con zucca gialla, patate, cavolfiori e altre verdure rigorosamente in pastella. Uno street food dedicato agli amanti del fish and chips.
Provate queste croccantezze in un posticino chiamato Dar Filettaro, in zona Campo De’ Fiori, precisamente in Largo dei Librari, 88. Da oltre 60 anni preparano filetti di baccalà che si sciolgono in bocca.
Le protagoniste di questo piatto sono le frattaglie e, anche se può sembrare strano, sono proprio buone. Prende il nome di quinto quarto perché le interiora venivano escluse nel momento in cui venivano effettuati i quattro tagli della carne.
Il re indiscusso del quinto quarto a Roma è il Santo Palato di Sarah Cicolini, una trattoria dove la cucina tradizionale viene reinventata in modo contemporaneo senza snaturarla, ma esaltandone il gusto in modi nuovi.
Dulcis in fundo, ecco a voi il mitico maritozzo. Si tratta di uno dei simboli più famosi e gustosi della pasticceria romana. Il maritozzo è fatto di pane dolce guarnito di panna fresca, quasi fino a farla straripare.
Un tempo questo pane veniva dato dall’uomo alla sua futura moglie, infatti doveva contenere al suo interno un anello o un oggetto che simboleggiasse il loro amore (da qui il nome particolare).
Per gustarvi questa dolcezza vi consigliamo Cafè Merenda, un piccolo bar accogliente che si trova in via del Gazometro, 5.
Insomma, a Roma la dieta non esiste. Non potete dire di aver vissuto davvero a pieno questa città se non assaggiate, almeno una volta, questi capolavori culinari.
L’insegnamento che ci regala la cucina romana è che i gusti migliori, spesso, sono quelli più semplici e caserecci. Non servono sofisticatezza ed ingredienti introvabili, basta saper accostare i sapori genuini del territorio e il gioco è fatto.
Non vi resta che segnarvi questi posticini e concedervi un tour gastronomico della città.
Buona appetito!
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