Abbiamo già alcune segnalazioni su questo pesce molto pericoloso per l’uomo: ecco dove è stato avvistato in Italia.
Già negli scorsi anni era stato avvistato nei mari turchi e ciprioti. Ora, però, questa forma di pesce alieno è nelle acque antistanti ai litorali italiani. Cresce l’apprensione, perché si tratta di un pesce molto pericoloso. Ecco dove è stato visto.
Il pesce infatti è velenoso e può creare non pochi danni all’uomo, qualora si arrivi al contatto. Un contatto che appare quanto mai probabile, dato che crescono le segnalazioni e sono tutte molto preoccupanti. Un paradosso, perché questo pesce di origine aliena, infatti, è commestibile e chi lo ha mangiato dice anche che sia molto buono e prelibato.
Il pesce alieno spaventa l’Italia
La sua presenza nelle acque italiane è l’ennesima conseguenza dei cambiamenti climatici che il pianeta sta subendo a causa dei comportamenti scriteriati dell’uomo. L’ennesimo segnale che il mondo ci lancia e che continuiamo colpevolmente a ignorare.
Ma adesso rischiamo di pagare un grande dazio. Già detto della pericolosità che questo pesce ha sull’uomo, dobbiamo aggiungere che può colpire in maniera drammatica anche l’economia italiana e, in particolare il settore ittico e della pesca. Si tratta infatti di un predatore che può anche collocarsi in cima alla catena alimentare e, quindi, decimare tantissime specie marine presente nei nostri mari.
C’è grande preoccupazione, quindi, per la diffusione che il pesce scorpione starebbe avendo nei mari italiani. Una presenza insolita, dato che parliamo di un pesce di origine tropicale. Un pesce che ha degli aculei velenosi che, se pungono l’uomo provocano nausea e vomito, crampi addominali, difficoltà respiratoria, paralisi degli arti, edema polmonare e ischemia del miocardio. Non solo. La sua puntura che, peraltro, è dolorosissima, può portare anche a uno shock anafilattico, paralisi o necrosi dei tessuti.
Allo stato attuale abbiamo già contezza di almeno due segnalazioni del pesce scorpione nelle acque italiane. Il primo a Le Castella, nel Crotonese, il secondo, invece a Gioiosa Ionica, nella Locride. In entrambi i casi parliamo della regione Calabria.
Si può riconoscere il pesce scorpione per il suo corpo allungato, la testa appuntita e gli occhi sporgenti, ma soprattutto per gli aculei di cui parlavamo prima e per la sua colorazione molto particolare fasce rosse o color mattone, su sfondo bianco e giallo. Qualora si dovesse venire punti, il consiglio è lavare la ferita con acqua dolce, applicando impacchi caldi che aiutano a neutralizzare il veleno. Utile, poi, l’assunzione di antidolorifici e antistaminici, ma in generale, rivolgersi a un pronto soccorso è la scelta migliore che si possa fare.