Da poco più di un anno, questo locale rappresenta un angolo di Modena nella Capitale, offrendo un’esperienza culinaria autentica e ricca di tradizione
Se sei un appassionato di cucina emiliana e ti trovi a Roma, potresti pensare che la vera cucina modenese sia solo un sogno lontano. Tuttavia, nel cuore del quartiere Trieste, esiste un ristorante che sfida questa convinzione: Ataldegh. Da poco più di un anno, questo locale rappresenta un angolo di Modena nella Capitale, offrendo un’esperienza culinaria autentica e ricca di tradizione. Ma cosa rende Ataldegh così speciale? Scopriamolo insieme.
La storia di Ataldegh e del suo fondatore
Ataldegh è il sogno di Riccardo Vecchi, un modenese che ha lasciato la sua terra natale per trasferirsi a Roma, dove ha trascorso 18 anni lavorando nel settore dell’accoglienza e dei bar. Nato a Castelnuovo Rangone, un paesino a pochi chilometri da Modena, Riccardo ha portato con sé il ricco patrimonio gastronomico della sua città. Cresciuto nel cuore di una tradizione culinaria che vanta paste ripiene, brodo e prelibati salumi, ha sempre desiderato riportare a Roma il meglio della cucina modenese. “Per 12 anni ho gestito Il Locale e, mentre lavoravo, ho maturato l’idea di aprire un posto tutto mio”, racconta Riccardo.
Un omaggio alla cucina modenese
Ma Ataldegh non è solo un ristorante emiliano qualsiasi. È un omaggio diretto alla cucina della città di Modena, che in questo periodo è sotto i riflettori grazie a chef stellati come Massimo Bottura e a una tradizione gastronomica che ha radici antiche. “Non volevamo essere genericamente legati alla cucina emiliana, ma piuttosto concentrarci su quella di Modena”, afferma Riccardo.
Questo approccio mirato ha dato vita a un menu ricco di piatti tipici, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità, proprio come si farebbe a Modena.
La collaborazione con lo chef Raju
Un altro elemento chiave del ristorante è l’alleanza con il suo chef, Raju Shaik Ahamed, un cuoco bengalese che ha imparato a conoscere la cucina modenese grazie a Riccardo. “L’ho portato a Modena e gli ho fatto scoprire i segreti della nostra cucina. Oggi i tortelloni li fa lui, e sono proprio come dovrebbero essere”, racconta Riccardo con orgoglio. L’approccio collaborativo tra i due ha permesso di creare un menu che non solo rispetta la tradizione, ma la celebra in un modo nuovo e fresco.
L’atmosfera di Ataldegh
Ataldegh si trova in un locale accogliente, con una capienza limitata di circa 15 coperti all’interno e altri 20 nel dehors. L’atmosfera è familiare, con sedie impagliate e un bancone stracolmo di bottiglie di Lambrusco, rigorosamente modenese. “Non scavalliamo i confini della città; non facciamo nemmeno l’erbazzone!”, ribadisce Riccardo, sottolineando l’autenticità del suo progetto.
Il menu: un viaggio attraverso i sapori di Modena
Ma cosa si mangia da Ataldegh? Il menu è un viaggio attraverso i sapori di Modena. Si parte dagli antipasti, con gnocco fritto e tigelle fatte in casa, accompagnati da salumi di alta qualità. “Il primo fritto nello strutto, come impone la tradizione”, sottolinea Riccardo. Passando ai primi piatti, i tortellini, che provengono direttamente dalla signora Franca di Modena, rappresentano un must. Ma non mancano tortelloni di ricotta e spinaci, gramigna con salsiccia e le classiche tagliatelle al ragù. “Inseriremo anche i passatelli e i maltagliati con i fagioli, quelli che mi faceva sempre mia madre”, aggiunge Riccardo, rendendo omaggio alla sua infanzia.
Inoltre, il ristorante offre anche alcune concessioni alla cucina laziale, con piatti come i saltimbocca e alcune specialità romane. I secondi piatti sono semplici ma deliziosi, come il filetto glassato all’aceto balsamico, mentre tra i dessert spicca la Torta Barozzi, un dolce tipico che proviene dalla pasticceria Gollini di Vignola, la sua città natale. Questo dessert è un vero e proprio simbolo della pasticceria modenese e rappresenta un finale perfetto per un pasto all’insegna della tradizione.
Prezzi accessibili per un’esperienza gourmet
Per quanto riguarda i prezzi, Ataldegh si distingue per la sua accessibilità. Con antipasti che vanno da 5 a 7 euro, primi piatti tra 12 e 14 euro e secondi intorno ai 20 euro, è possibile gustare un pasto completo di alta qualità senza svuotare il portafoglio. Insomma, con una trentina di euro, è possibile vivere un’esperienza gastronomica che riporta a casa, anche se ci si trova a centinaia di chilometri di distanza.
Conclusione: un’esperienza sensoriale da non perdere
Ataldegh non è solo un ristorante, ma una vera e propria esperienza sensoriale che riporta alla mente i sapori e gli odori di Modena, rendendo omaggio a una tradizione culinaria che merita di essere conosciuta e apprezzata, anche lontano dalla sua terra natale. Se sei a Roma e desideri assaporare la vera cucina modenese, non puoi perderti questa gemma nascosta del quartiere Trieste.