Recentemente è stata fatta una scoperta archeologica sensazionale, la quale potrebbe rivoluzionare l’antica storia della pizza.
La pizza è presente nella vita di milioni di persone da tantissimi decenni. Ma precisamente qual è la storia ufficiale della pizza? In realtà, è difficile dirlo con certezza poiché non ci sono dei documenti estremamente precisi. Tuttavia, nel XVI secolo nella città di Napoli fu utilizzata la parola “pizza” per indicare una tipologia di pane schiacciato. Nel XVII secolo, invece, la primitiva pizza aveva un condimento bianco, che successivamente venne arricchito con l’olio d’oliva, il formaggio e i pomodori.
Finalmente, nel 1889, in onore della Regina Margherita di Savoia, nacque la famosa pizza Margherita grazie al cuoco Raffaele Esposito. Quest’ultimo, durante la preparazione, decise di inserire i colori della bandiera italiana con il basilico, la mozzarella e i pomodori.
Recentemente, durante degli scavi a Pompei è stata identificata una parete, sulla quale è rimasto quasi intatto un bellissimo affresco dell’epoca romana, che sembra raffigurare una pizza primitiva. Per la precisione, a prima vista appare proprio come l’attuale pizza Margherita, poiché è tonda e possiede degli elementi bianchi e rossi. Chiaramente, questi ultimi elementi non possono essere la mozzarella e il pomodoro, perché a quei tempi non c’erano. Inoltre, nell’affresco si vede benissimo un vassoio d’argento, un calice di vino e quello che sembra una specie di focaccia, contornata da alcuni frutti, come ad esempio i datteri e il melograno.
Tuttavia, sulla primitiva pizza/focaccia si troverebbe anche un pesto, fatto di erbe, aglio e formaggio. Gli esperti sono abbastanza sicuri della presenza di questo pesto, poiché è stato descritto in molte fonti letterarie del passato. Per quanto riguarda le usanze romane, gli storici affermano che questo tipo di menu era abbastanza usuale, soprattutto quando arrivavano gli ospiti in casa.
Infatti, l’obiettivo del proprietario di casa era quello di accogliere i propri amici nel migliore dei modi, per farli sentire a proprio agio. In realtà, questa tradizione non è nata grazie ai romani, ma risale ai tempi dell’antica Grecia, quando c’era l’obbligo di ospitare i viandanti.
Ciò significa che i romani assimilarono questa antica usanza greca, e lo dimostrano le circa 300 raffigurazioni ritrovate in Campania, che sono simili all’ultimo affresco scoperto a Pompei. Un’altra similitudine con l’attuale pizza è l’utilizzo di ingredienti poveri, che provengono dalla terra. Inoltre, sembra che in queste due epoche – quella dell’antica Roma e quella attuale – ci siano due piatti molto simili che, al contempo, hanno avuto un grande successo nei rispettivi secoli. E non solo: i due mondi insegnano che in cucina, il successo può arrivare attraverso degli ingredienti semplici e poveri.
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