A Roma è stato inaugurato il primo ambulatorio di medicina delle fragilità. Il taglio del nastro è avvenuto lunedì 26 giugno a Tor Bella Monaca, nei locali di via della Tenuta di Torrenova 124, a pochi passi dalla Casa della salute. La struttura, accessibile senza prenotazione, offrirà interventi a tutte le persone vulnerabili: non solo, dunque, alle mamme in attesa, ad anziani e alle persone sole, ma anche a rifugiati e richiedenti asilo. Nello specifico, la struttura metterà a disposizione servizi di prevenzione alimentare con approccio multiculturale, ascolto e orientamento per immigrati con la presenza di mediatori culturali, offrirà attività di promozione della salute, informazioni sulle procedure amministrative di regolarizzazione e per l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale.
Un progetto nato grazie ad un accordo stipulato tra il Policlinico di Tor Vergata, il municipio VI di Roma, la Fondazione Migrantes e l’Istituto di Medicina Solidale.
Il progetto in breve
Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, era presente all’inaugurazione. Nell’occasione ha speso qualche parola sul progetto, dilungandosi anche con alcuni auspici sul futuro di questo. “Un bellissimo segnale per garantire accesso ai servizi sanitari alle persone con fragilità, soprattutto in un quartiere come questo con un alto tasso di vulnerabilità”.
“Lo dobbiamo però considerare un punto di partenza. Un modello da esportare su tutto il territorio, anche per l’allineamento che si è creato tra diverse realtà: dalle Istituzioni al mondo del volontariato, che svolge un ruolo fondamentale per intercettare i bisogni reali delle persone”, ha concluso Rocca. Presente anche Nicola Franco, minisindaco delle Torri, che ha dichiarato: “Questo momento lo abbiamo atteso da tempo. Abbiamo lavorato in sinergia con il Policlinico di Tor Vergata e con Medicina Solidale fin dall’inizio del nostro mandato, perché per noi era fondamentale arrivare a questo giorno”.
Una giornata importante
Non potevano mancare le voci di coloro che operano sul territorio da oltre vent’anni, ovvero gli operatori e i volontari di Medicina Solidale. Soddisfazione generale è stata espressa per il raggiungimento di questo traguardo. “È una giornata importante perché nasce una nuova realtà che potrà dare risposte ancora più significative a tante persone in difficoltà che insistono su questo territorio e non solo. Risposte che non saranno solo sanitarie, ma che per essere veramente efficaci dovranno prendere in carico le difficoltà delle persone in modo globale e integrato”, ha sottolineato Lucia Ercoli, responsabile Medicina delle fragilità sociali del PTV e responsabile sanitario Medicina Solidale.