Nuovo giorno di disagi a Roma. È ciò che si prevede per venerdì 17 novembre 2023, quando è probabile una giornata di sciopero per quanto riguarda i mezzi di trasporto.
Diverse le sigle sindacali che hanno già fatto sapere di voler aderire all’iniziativa, sebbene in queste ore si stia decidendo se lo scioperò potrà effettivamente essere portato avanti come desiderato o se le proteste dovranno essere rimandate.
La situazione è, dunque in continuo divenire, motivo per cui possiamo soltanto limitarci a riportare quello che è stato reso noto da sigle come Atac, Roma Tpl e Cotral, le quali potrebbero essere coinvolte nell’eventuale stop al trasporto pubblico.
Sciopero dei mezzi a Roma: cosa sappiamo al momento
È previsto per la giornata di venerdì 17 novembre uno sciopero del trasporto pubblico nella città di Roma e in alcune aree del Lazio, con interessamento di bus e metro.
È quanto hanno comunicato nelle scorse ore le federazioni dei trasporti Filt CGIL e Uiltrasporti, sigle sindacali che hanno indetto uno sciopero generale della durata di 24 ore.
Per essere più precisi, lo sciopero avrà inizio alle ore 8.30 e terminerà temporaneamente alle ore 17.00, per poi riprendere dalle ore 20.00 fino a fine servizio. Il tutto, nella data del 17 novembre.
Nella città di Roma e su tutto il territorio di Roma Capitale, lo sciopero riguarderà l’intera rete Atac e Roma Tpl.
Non solo. L’Atac ha già fatto sapere che sulla propria rete a essere toccati dallo sciopero saranno anche i collegamenti eseguiti da operatori terzi operanti in regime di subaffidamento.
Per tutte le ore dello sciopero, inoltre, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno aperte non sarà garantito alcun servizio di scale mobili, ascensori e montascale.
Se ciò non bastasse, a rischio è persino il servizio delle biglietterie, mentre a restare aperti saranno i parcheggi di interscambio.
Brutta notizie anche per i bikers. I bike box presenti nelle stazioni eventualmente chiuse non saranno disponibili, a eccezione del bike box della stazione Ionio.
I disagi potrebbero partire però già nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 novembre, quando a non essere garantito sarà il servizio delle linee bus notturne (linee con la denominazione che inizia per “n”, ndr).
Discorso diverso per le linee diurne con corse programmate oltre le ore 24.00 e per le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314-404-444 della società Roma Tpl. In questo caso il servizio sarà garantito regolarmente, stando a quanto riferito al momento.
Le fasce di garanzia del servizio nella giornata di venerdì 17 novembre saranno, invece, quelle che vanno dall’inizio del servizio diurno fino alle ore 8.29 e dalle ore 17.01 alle ore 19.59.
I restanti orari potrebbero essere contraddistinti da continui disservizi e cancellazioni.
A non essere garantite saranno anche le linee metro A-B/B1-C con corse programmate dopo le ore 24.00, così come le linee bus e tram diurne con corse programmate oltre la mezzanotte e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314-404-444 della società Roma Tpl.
Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 novembre, invece, sarà garantito il servizio delle linee bus notturne (sempre le linee la cui denominazione inizia per “n”, ndr).
Non garantite, dopo le ore 24, le linee metro A-B/B1-C con corse programmate dopo la mezzanotte e le linee bus e tram diurne che hanno corse programmate oltre le 24.00, così come anche le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e quelle delle linee 314-404-444 sempre della società Roma Tpl.
I dubbi sullo sciopero
A lasciare grandi dubbi sull’effettiva praticabilità dello sciopero del 17 novembre è quanto espresso oggi dall’Autorità di garanzia sugli scioperi, secondo cui a mancare sarebbero i requisiti necessari per indire uno sciopero generale.
Per questo, stando a quanto pronunciato dalla già citata Autorità, lo sciopero convocato da Cgil e Uil per venerdì 17 novembre 2023 “non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.
In una nota emessa dall’ente, si legge come:
“All’esito dell’audizione odierna con le Confederazioni sindacali Cgil e Uil, la Commissione di garanzia ha ritenuto di confermare il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre, ai sensi dell’articolo 13, lett. d) della legge n. 146/90. La Commissione precisa che non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.
Non è finita qui. La Commissione aveva anche già reso noto che lo sciopero del 17 novembre non terrebbe conto della concomitanza tra gli scioperi e alcune limitazioni imposte per legge alla durata degli scioperi stessi in determinati settori.
Per questo motivo, la Commissione aveva già richiesto di escludere dallo sciopero di venerdì i settori del trasporto aereo e dell’igiene ambientale, per cui sono già in programma altri scioperi in giorni vicini al 17 novembre.
Altra richiesta è stata quella di abbreviare anche lo sciopero dei vigili del fuoco (che per legge possono scioperare per quattro ore consecutive, ndr) e quello del trasporto pubblico locale, oltre che ferroviario (che può scioperare per otto ore di fila, ndr).
A quanto espresso dall’Autorità, i rappresentanti di Cgil e Uil hanno già risposto di non capire perché siano state sollevate obiezioni su quello che per loro resta legittimamente uno sciopero generale di alcune categorie.
Va detto che, nel caso in cui lo sciopero dovesse essere portato avanti a ogni costo, esso seguirebbe a poca distanza di tempo quello che si è già tenuto lo scorso 20 ottobre e che ha provocato diversi disagi in tutta Roma.
Il fine della protesta sarebbe quello di:
“Alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani; a sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale che è necessaria e urgente”.
Come espresso dai sindacati coinvolti attraverso vari slogan facilmente interpretabili.
Non resta, quindi, che attendere le possibili evoluzioni che potrebbero accompagnare le prossime ore da qui al 17 novembre, così da capire se il venerdì che aspetta la città di Roma sarà davvero un “venerdì nero” o se i viaggiatori potranno dormire sonni più tranquilli.