Roma inquinata? Sembrerebbe di sì. Negli ultimi giorni le centraline sparse in città e che servono per tenere monitorata la qualità dell’aria hanno registrato livelli di inquinamento preoccupanti. In quasi tutti i punti di raccolta e analisi sono emersi dati di Pm10 superiori al consentito e il Comune ora prova a correre ai ripari, anche se non ancora in maniera particolarmente aggressiva, ma con indicazioni generali rivolte alla cittadinanza. Per esempio? Muoversi i bicicletta o a piedi.
Roma inquinata: lo smog è alle stelle
I dati disponibili e preoccupanti fanno riferimento alla giornata di venerdì 20 ottobre. Stando a quanto rilevato dalle centraline, sono risultati fuori dai parametri i valori di Corso Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tiburtina e Arenula. Sono, quindi, nove le centraline a registrare valori preoccupanti su un totale di venticinque sparse in tutta la città. Un dato critico, anche se ancora non da allarme rosso. Per questo motivo il Campidoglio sembra essersi attivato, anche se in maniera lieve. Il Comune, infatti, tramite la determina dirigenziale 312 del 21 ottobre, ha adottato dei “provvedimenti per il contenimento atmosferico da Pm10: informazione alla cittadinanza”. Come dice il nome della stessa determina, non si tratta di obblighi, almeno per il momento, ma di buone pratiche che si chiede di rispettare.
Le incongruenze di Comune e Regione
Se, come è evidente, si tratta in questo momento di una fase, come dicevamo, critica, ma non ancora emergenziale, allo stesso tempo quello dello smog non può essere considerato come un problema secondario. Per questo motivo, vedere come il Comune si attivi, di fatto, soltanto dando alcuni consigli appare poco incisivo a fronte di una problematica grave. Risulta, infatti, molto complesso immaginare che un cittadino cambi le proprie abitudini su semplice suggerimento da parte del Comune. Anzi, è già di per sé complesso pensare che tutti i cittadini possano aver letto un documento che è sì pubblicato sul sito del Comune, ma non ha avuto chissà quale diffusione attraverso canali istituzionali e non.
Le indicazioni, poi, sono molto generiche. Si parla di “optare per l’uso dei trasporti pubblici” evitando il più possibile “l’impiego del veicolo privato a motore”. Si invita a utilizzare, laddove possibile, “veicoli elettrici, ibridi o alimentati con combustibili a basso impatto (es.metano)”. Si invitano, inoltre, gli automobilisti a “moderare la velocità, mantenere spento il motore se non necessario, curare la manutenzione periodica del veicolo in modo da garantire un corretto funzionamento del motore e del veicolo nel suo complesso”. Il tutto oltre a suggerire di muoversi in bicicletta o a piedi.
Fa sorridere, infine, il fatto che la determina sia arrivata a poche ore dall’annuncia da parte di Comune di Roma e Regione Lazio del rinvio delle misure di contenimento degli accessi ai veicoli inquinanti nella fascia verde cittadina. I varchi, come confermato dal sindaco Gualtieri, entreranno in funzione soltanto dei prossimi mesi. In questo modo, potranno circolare senza rischio di essere sanzionate tutte quelle vetture considerate inquinanti e che già da anni non rispettano gli standard minimi. Una decisione, visti i dati raccolti, che farà sicuramente discutere.