La qualità dell’aria a Roma non migliora. Questo il risultato principale della campagna partecipata Salviamo l’aria del 2023, coordinata dalla onlus Cittadini per l’aria. L’obiettivo era rilevare i livelli del biossido di azoto (NO2) nella Capitale e i risultati, purtroppo, non sono stati dei migliori.
“L’NO2 è tra i vari ossidi di azoto quello più importante da un punto di vista tossicologico“, ha spiegato il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. La certezza che sia dannoso alla salute, dunque, c’è già. In aggiunta, ha spiegato sempre il SNPA, “é stata anche riscontrata un’associazione significativa tra le concentrazioni atmosferiche di NO2 e la mortalità giornaliera in varie città“.
Il periodo di riferimento dell’indagine è tra febbraio e marzo 2023; in questo frangente, la media di biossido d’azoto che è stata accertata dai 387 campionatori è stata di 42,69 μg/m3. Quindi superiore rispetto a quella che era stata riscontrata nel 2020 (40 μg/m3). Valore, quest’ultimo, che a livello di media mensile, è stato superato nel 56% dei casi analizzati. Nell’8%, sempre su base mensile, hanno travalicato anche la soglia dei 60 μg/m3.
Le zone critiche e le più pulite
Il centro della Capitale è la zona dove appaiono i più alti livelli di smog. In via del Teatro Marcello si sono raggiunti dei livelli 65.6 μg/m3 e in via della Greca hanno raggiunto la media di 60,2 μg/m3. Uno dei quartieri con la maggiore media di No2 rilevata è San Giovanni. Con il suo 83,9%, via Durso detiene il bollino nero. Via Cecilia segna 73,1 μg/m3. Alti anche i valori della via Casilina, 81,7 μg/m3, la Palmiro Togliatti 62,4 μg/m3, la Tuscolana 62.4 μg/m3, l’Ostiense 67.7 μg/m3 e via Nomentana 55.9 μg/m3.
Come è immaginabile, invece, sono risultati bassi i valori registrati nelle aree verdi. Gli orti urbani delle Tre Fontane e Villa Ada, ad esempio, hanno fatto registrare una media che è stata, rispettivamente, di 25,8 e 26,9 microgrammi di biossido di azoto per metro cubo. Valori che sono quindi all’interno dei limiti di legge.
“I dati evidenziati – ha detto con una nota stampa la onlus Cittadini per l’aria – sottolineano l’importanza della strada imboccata dal Comune di Roma con la decisione di attivare la ZTL Fascia verde (un’area in cui possono circolare solo i veicoli meno inquinanti, ndr) allo scopo di proteggere la salute della popolazione romana”.
“Il passo avanti che il Comune di Roma si accinge a fare rappresenta un passaggio fondamentale per modificare la mobilità, la qualità ambientale di Roma e la salute dei cittadini romani”, ha aggiunto la onlus. “Lasciare che chi vive e lavora a Roma e nel Lazio sia preda dei veleni di una mobilità tossica e pericolosa comporta per chi governa una responsabilità morale e giuridica”.