Roma ha bisogno di idranti!
La scorsa estate la città ha dovuto affrontare una grave situazione legata al divampare continuo di incendi e, ora, inizia a preoccuparsi che ciò possa riproporsi anche quest’anno.
Le perturbazioni che hanno colpito il Lazio e l’Italia nelle ultime settimane hanno fatto passare in secondo piano questo potenziale pericolo, ma il ritorno di qualche giornata di sole e temperature più alte hanno riacceso un segnale d’allarme: Roma ha bisogno di idranti nuovi.
Troppi idranti inutilizzabili o rubati
La capitale d’Italia dovrà mettersi al lavoro per risolvere il prima possibile il “caso idranti”.
Indispensabili strumenti a supporto dei Vigili del Fuoco, sono troppi gli idranti stradali che al momento appaiono come inutilizzabili.
Danneggiati, fuori uso, scollegati dalla rete Acea o persino rubati.
Su circa 3.300 idranti già ispezionati nelle scorse ore nella capitale, 280 non sono funzionanti e oltre 170 sono stati strappati illegalmente dalla strada e portati via da qualcuno.
A riportarlo è direttamente il Comune di Roma, attraverso l’Assessorato ai Lavori Pubblici a guida di Ornella Segnalini.
Una situazione decisamente grave per la capitale, considerando anche il fatto che l’appalto per la manutenzione straordinaria e la sostituzione dei pezzi mancanti è stato affidato solamente lo scorso maggio, a fronte di un investimento di oltre tre milioni di euro.
Molto resta però da fare, come dichiarato anche dal Presidente della Protezione Civile Terra Nuova, Ivo Mirabella, in una videointervista per RomaToday:
“Abbiamo iniziato a fare il giro degli idranti partendo proprio da quelli che ci risultavano funzionanti, ma abbiamo scoperto che oggi alcuni di questi non lo sono più. Dovrebbe essere un’urgenza per il Comune, soprattutto se pensiamo a quanto accaduto la scorsa estate. Eppure, la situazione è ancora così”.
Molti di questi idranti si trovano tra le case, davanti a edifici pubblici o abbandonati tra la vegetazione incolta.
Una condizione di degrado che ha spinto il comitato di quartiere di Colle degli Abeti a sporgere denuncia.
Ma il “caso idranti” non riguarda solamente una zona della capitale, bensì tutta Roma, e il problema deriva da una serie di ritardi tecnici, appalti saltati e quella che può essere indicata come una malagestione della situazione generale.
“Appena la Giunta Gualtieri si è insediata, si è messo mano a una situazione di stallo che durava dal 2016 e non più tollerabile. Con il Dipartimento Simu abbiamo fatto una ricognizione e soprattutto stabilito un piano di ammodernamento, in considerazione della sicurezza dei romani e della città”.
Ha dichiarato la già citata assessora ai Lavori pubblici e Infrastrutture di Roma Capitale, Ornella Segnalini, la quale ha anche aggiunto.
“Dopo anni di immobilità, attuiamo un programma strategico grazie anche al contributo di Vigili del Fuoco, Protezione Civile capitolina e Acea”.
Entro il mese di luglio dovrebbero dunque partire i lavori di manutenzione, così da porre finalmente rimedio a una situazione grave e che deve essere assolutamente risolta il prima possibile.