Ecco alcuni luoghi comuni sul prendere il sole su cui è necessario far luce, per capire se sono veri o meno. Leggiamo tutti i dettagli in merito.
Le belle giornate di sole hanno davvero il potere di migliorare la nostra giornata e, addirittura, di cambiare anche il nostro umore. E, la stagione estiva, ne regala davvero tantissime. Quello che è davvero importante ricordarci è che, se da un lato il sole è in grado di restituirci il sorriso, dall’altro può risultare davvero pericoloso, se sottovalutato.
Parliamo, infatti, dell’impatto che il sole e i raggi ultravioletti possono avere sulla salute della nostra pelle. Spesso e volentieri, ci si dimentica che la pelle fa da filtro tra l’ambiente esterno e la nostra persona, motivo per cui è davvero fondamentale prendersene cura. Quando si tratta di sole, in particolar modo, si rischia che le nostre conoscenze in merito siano davvero approssimative o che, peggio ancora, si creda a dei luoghi comuni molto diffusi, che però, hanno ben poco di vero e fondato.
5 falsi miti sui raggi solari: ecco quali sono
È importante avere informazioni esatte, per potersi muovere di conseguenza e agire preventivamente sulla nostra salute. Proteggere la pelle dai raggi ultravioletti, infatti, ci garantirà di preservare la nostra salute in generale.
Uno dei luoghi comuni più diffusi in merito ai raggi solari riguarda il tempo nuvoloso. Si pensa infatti che se il cielo si presenta coperto, i raggi solari non riescono a penetrare sulla superficie terrestre. Questa non è una notizia precisa e risulta anche essere falsa.
Infatti, quando il cielo è poco coperto, allora le radiazioni ultraviolette verrebbero ridotte di una percentuale che va dal 5 al 10%. Quando, invece, il cielo è maggiormente coperto, l’intensità di queste radiazioni verrebbe ridotta di una percentuale che va dal 30 al 70%.
Un altro luogo comune è che indossare capi bagnati, come ad esempio il costume al mare, ci proteggerebbe maggiormente dai raggi UV, rispetto a capi asciutti. In questo caso dobbiamo sapere che i capi bagnati, invece che ridurre l’incidenza delle radiazioni ultraviolette, l’aumentano rispetto ai vestiti asciutti. In questi ultimi, infatti, le fibre del tessuto sono più fitte.
Un’altra verità molto diffusa è che il sole sia più bruciante in montagna di quanto lo sia al mare. In questo caso si tratta di una nozione vera. L’aria, infatti, si fa sempre più rarefatta mano a mano che si sale di quota. Motivo per cui, i raggi ultravioletti vengono filtrati di meno.
Un’altra nozione verificata è che il sole fa starnutire. Sembrerebbe che la probabilità di starnutire se ci si trova sotto i raggi solari, aumenterebbe di una percentuale che va dal 10 al 35%.
Infine, è notizia largamente diffusa che frutta e verdura preverrebbero dalle bruciature. In questo caso non si può parlare di nozione vera o falsa, ma si tratta di qualcosa che è vero in parte. Frutta e verdura, infatti, hanno delle ottime proprietà anche per la salute della pelle, ma esporsi nelle ore più calde non è di certo un’ottima idea solo perché si è mangiata frutta o verdura in abbondanza.
E voi eravate a conoscenza di tutte queste informazioni che riguardano il sole?