Il nuovo segretario Pd del Lazio è Daniele Leodori. Una vittoria schiacciante quella di Leodori, in campo contro il consigliere capitolino Mariano Angelucci, e arrivata con il 95% dei voti. Una sfida che in parte era già scritta, visto il sostegno di ben 5 liste che il segretario aveva alle sue spalle: “Lazio Democratico”, “Rete Democratica”, “Leodori, a Sinistra”, “Uniti a Sinistra per la Costituente”, e “Il Pd delle Opportunità”. Sulla vittoria Leodori, ex vice di Nicola Zingaretti alla Pisana, ha dichiarato: “Grazie a tutti, un risultato straordinario. Tante persone hanno partecipato a questa bella giornata di democrazia, che è stata possibile grazie al lavoro e all’incredibile disponibilità dei nostri militanti e volontari, che colgo l’occasione di ringraziare ancora una volta. Ora al lavoro, insieme, per un partito all’altezza delle nuove sfide che abbiamo davanti: lavoro, giustizia sociale e ambientale, diritti“.
Secondo quanto riportato da Ansa, si sarebbero presentati ai gazebo – 400 in tutto il territorio – circa 50mila iscritti, divisi tra partito ed elettori di centrosinistra.
Lo sfidante Angelucci
Angelucci si è presentato come outsider, consapevole dell’enorme sfida e delle difficoltà che sarebbero emerse. L’obiettivo, tuttavia, era quello di raccogliere i voti dei riformisti cattolici in disaccordo con la nuova linea del Pd. Angelucci ha comunque ringraziato tutti i volontari, “e volontarie, che anche oggi nonostante tutto, nonostante le modalità con cui si è governato tutto il percorso congressuale, hanno permesso di poter svolgere questa giornata“.
“È stato un vero miracolo raggiungere questo risultato in un congresso fatto nella clandestinità e nel silenzio sia del gruppo dirigente regionale che ha perso tutto, sia della segretaria Schlein sia della segreteria nazionale, con seggi a volte improvvisati e in alcuni casi mal controllati e senza neanche un confronto pubblico tra i candidati. Porterò avanti le mie idee senza compromessi, con un gruppo dirigente che nonostante ha perso politiche, regionali e amministrative è sempre piu chiuso su se stesso. La partecipazione bassa alle primarie ne è l’ulteriore conferma”, ha dichiarato.
Roma Capitale
In attesa di vedere come si muoverà Leodori, che ha promesso di impegnarsi su sfide come il lavoro, i diritti, la giustizia sociale e ambientale, proprio su quest’ultimo punto si è tornato recentemente a parlare. Il nodo è, come sempre, la questione rifiuti-Roma. Tornata molto critica, la situazione è stata presa in mano dal sindaco Roberto Gualtieri che, a riguardo, ha dichiarato: “Entro fine mandato la situazione sarà risolta”.
A ‘Mezz’ora in più’, il programma di Lucia Annunziata che va in onda su Rai3, Gualtieri si è pubblicamente scusato con i romani: “C’è stata una situazione critica”. Nonostante questo, il sindaco si è mostrato positivo e soddisfatto dei risultati già raggiunti: “L’agenzia indipendente che valuta i servizi pubblici ha certificato che nel primo trimestre di quest’anno, il livello di pulizia è stato il più alto da quando esistono queste rilevazioni. È ancora insufficiente rispetto a ciò che prevede il contratto di servizi, ma in costante miglioramento”. La fiducia però non manca: per Gualtieri, entro il 2026, ossia la fine del suo mandato, questi livelli saranno la normalità. “Sicuramente risolveremo entro questo mandato, ma spero già col Giubileo. Mi sentirò tranquillo solo quando avremo raggiunto il nostro obiettivo, che richiede anni di lavoro. Ma siamo sulla strada giusta. Non solo perché abbiamo preso la decisione del termovalorizzatore ma anche perché la modernizzazione di Ama e la sua trasformazione in un’azienda efficiente sta proseguendo, a volte anche con scossoni e contraccolpi quando si cambiano cose consolidate”.