Questo dato sottolinea non solo l’efficacia del lavoro agile ma anche la sua capacità di migliorare la qualità della vita delle famiglie e decongestionare il traffico cittadino
La capitale italiana si trova ad affrontare una situazione di traffico sempre più critica, aggravata dall’apertura di mille cantieri legati al Pnrr, al Giubileo e ai lavori finanziati dal bilancio comunale. Questa condizione ha reso la vita dei lavoratori romani particolarmente complessa, tanto da spingere i sindacati a richiedere un’intensificazione del lavoro agile. Il 9 ottobre, Roberto Gualtieri ha convocato un incontro con Cgil, Cisl e Uil insieme ai datori di lavoro privati per discutere proprio di questa tematica.
Il sondaggio della CGIL
La CGIL ha lanciato un sondaggio per raccogliere l’opinione dei lavoratori su questa modalità lavorativa. In poche ore sono state raccolte circa 7.500 risposte che evidenziano come il 92% dei partecipanti desideri un incremento delle ore in smart working all’interno della propria azienda. Questo dato sottolinea non solo l’efficacia del lavoro agile ma anche la sua capacità di migliorare la qualità della vita delle famiglie e decongestionare il traffico cittadino.
Tutti in macchina
Il problema degli spostamenti quotidiani da casa al lavoro è uno degli aspetti più critici toccati dal sondaggio della CGIL. La maggior parte dei partecipanti utilizza l’auto per recarsi in ufficio, con conseguenze significative sia in termini ambientali che sociali.
L’aumento dello smart working potrebbe quindi contribuire significativamente alla riduzione delle auto in circolazione e allo stress da pendolarismo.
“Paghiamo un prezzo ambientale e sociale”
Natale Di Cola commenta la situazione attuale come fonte di esasperazione tra i cittadini romani: i tempi di viaggio sono raddoppiati e ciò comporta non solo un aumento dei consumi ma anche una routine familiare stravolta. Al tavolo con il Sindaco verrà sollevata la questione dell’aumento dello smart working come strategia per contribuire alla risoluzione del caos traffico, valorizzando le aziende che decideranno di supportare questa transizione.
Il calendario dello smart working
Di Cola anticipa che dopo una prima fase incentrata sull’incremento del lavoro agile nei mesi precedenti l’inizio del Giubileo, sarà necessaria una seconda fase post-cantieri volta alla “normalizzazione”. In questo contesto si prevede l’introduzione di un “calendario dello smart working” che regoli le giornate lavorative a distanza soprattutto nei periodi immediatamente precedenti o successivi agli eventi maggiormente affollati nella città eterna.
È evidente come lo smart working rappresenti non solo una soluzione alle problematiche legate al traffico ma anche un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei lavoratori romani e ridurre l’impatto ambientale derivante dagli spostamenti quotidiani.