Una Joya alla Juventus c’è già stata, sappiamo tutti come è finita. Un’altra potrebbe brillare di luce propria, ripercorrendo proprio le orme di Dybala.
Un solo movimento di mercato, finora. Neanche poi così di grido, se non fosse che Timothy Weah è un figlio d’arte, tanto caro a George, al Milan da Pallone d’Oro nel 1995, ora addirittura presidente della Liberia. Il motivo dell’immobilismo della Juve va ricercato in un insieme di fattori.
Deve vendere prima di comprare, per cui sta cercando di piazzare gli esuberi, primo tra tutti quello di Denis Zakaria, ricercato dal West Ham. Poi si penserà a cedere McKennie e Arthur. Le new entry arriveranno, non prima di aver capito quali sono i bianconeri che resteranno a disposizione di Max Allegri.
Poco da salvare della stagione appena conclusa, una delle più complesse della storia bianconera, forse peggiori dell’annata con annessa la retrocessione in Serie B con penalizzazione. Due i concept da portarsi da un recente passato a un immediato futuro: il primo è Adrian Rabiot, nota lieta dello scorso campionato (addirittura in doppia cifra), per il quale è stato fatto un mezzo capolavoro trovando il modo di faro rinnovare. E l’altro?
L’altro, o meglio gli altri, sono i gioielli della Next Gen cresciuti tantissimo con Max Allegri: Miretti e Fagioli su tutti, ma anche Illing Junior, Barbieri e pure Soule. Che fare con loro? Qualcuno resterà, altri no. Per l’argentino si sta facendo una riflessione approfondita.
Soulè è un prospetto interessante, su questo non ci sono dubbi, un gioiellino da mettere in cassaforte, oppure darlo in prestito per far aumentare il suo minutaggio. Viene da una stagione incredibile: inserito in pianta stabile nel gruppo di Max, il centrocampista offensivo dell’Argentina sub-20 ha fatto la spola tra prima e seconda squadra, la Next Gen Debutto in Serie A, scampoli di partita in Champions League, perfino un gol, il definitivo 4-2 inflitto alla Sampdoria.
Al di là dei numeri, Soulé ha fatto vedere giocate importanti. È un’ala destra adattabile a trequartista, ottima tecnica individualità rapidità e dribbling sono un marchio della casa, manca di Killer Instinct sotto porta, ma ha tutte le caratteristiche per migliorarsi. Alla Juve, o per il momento altrove, a tempo determinato.
La Signora vorrebbe realizzare una ventina di milioni di euro, tra parte fissa e variabile. Le pretendenti ci sono anche se non pronte ancora a spendere certe cifre. Si era parlato di Feyenoord, ma la trattativa sembra scemata sul nascere. In Italia Monza e Sassuolo sono molte interessante a prenderlo in prestito. Estimatori anche in Spagna, dove il Valencia ha chiesto informazioni, anche se non è l’unica a offrirgli una maglia da titolare. La Juve ci pensa, è aperta tutto, ma solo dove aver dato via Zakaria, McKennie e Arthur.
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