Il tema del giorno del consiglio straordinario, che ha aperto i lavori nell’Aula Giulio Cesare, nel consueto appuntamento del martedì, è stato “le criticità relative alla gestione dei servizi di balneazione pulizia e vigilanza sulle spiagge libere di Roma Capitale”. Criticità che i romani e i turisti che si spingono sul litorale stanno vivendo da quando, lo scorso 10 maggio, ha preso avvio la stagione balneare. Le tre ore di consiglio straordinario, però, hanno visto l’assenza del sindaco Gualtieri, il quale ha dato la delega ad Alfonsi e al presidente municipale Falconi.
Consiglio straordinario per le criticità della stagione balneare, sono stati fatti passi avanti?
Il sindaco di Roma Gualtieri, a inizio mandato, aveva promesso di riportare la delega al litorale al Campidoglio. Dal 2011, infatti, a gestire le spiagge di Roma, quelle di Ostia, di Castel Porziano e di Capocotta, è l’ente di prossimità. Le cronache degli ultimi giorni raccontano di una situazione al limite sulle spiagge della Capitale, le quali si ritrovano sommerse dai rifiuti, con le spiagge libere senza bagnini e senza acqua nelle docce. Sono diciotto km di costa che continuano ad essere amministrati tra alti e bassi, ma con decisamente più bassi che alti.
Qualche passo in avanti, rispetto al passato, è stato, per fortuna, compiuto. Ad esempio, hanno sottolineato sia il presidente Falconi che il consigliere democratico Giovanni Zannola, è stato concluso un accordo con la Capitaneria di porto, atteso da ormai diverse decine di anni, che assegna all’ente di prossimità la gestione demaniale marittima del lido di Castel Porziano. Questa misura era scaduta da vent’anni ed ora consentirà il rilascio del cosiddetto 45 bis, l’articolo del codice della navigazione che consente di dare in subconcessione delle aree demaniali, in questo caso i chioschi che ancora sono oggi chiusi.
Fulcro della discussione di questa mattina (e anche di scontri tra la nuova e la vecchia maggioranza) è stato il Pua, uno strumento fondamentale per ripensare alla gestione dei 18 chilometri di costa, che includono le spiagge libere e quelle concesse agli stabilimenti balneari. È uno strumento chiave perché consente quella programmazione che, anche secondo Fratelli d’Italia, è stata finora assente.
Il consiglio comunale sulle spiagge di Roma di questa mattina, alla fine, è servito anche ad approvare due documenti. Il primo, che è stato presentato da Fratelli d’Italia, ha chiesto di prevedere maggior risorse, in capo alla Polizia locale di Ostia, per contrastare il problema dell’abusivismo.
Il secondo, invece, è stato presentato dal M5s e prevede di discutere le linee guida generali riguardanti i criteri di utilizzo, gestione e valorizzazione delle spiagge di Capocotta, prima che si proceda a predisporre i bandi. Una cosa che consentirebbe, a prescindere da chi si aggiudicherà la futura concessione, di salvaguardare esperienze positive e molto peculiari, come la spiaggia riservata ai naturisti.