Le tartarughe azzannatrici continuano a far parlare di loro a Roma: è stato catturato il quarto esemplare negli ultimi due mesi, questa volta a Sterpareti, nel territorio di Morlupo, come spiegato da Andrea Lunerti, etologo ed esperto di animali intervenuto per catturare l’esemplare. “Era stata vista intorno alle 9 di mattina di domenica 2 luglio – ha spiegato- la tartaruga, stanca e lievemente ferita, aveva forse approfittato del temporale per spingersi alla ricerca di un nuovo territorio”.
Tartarughe azzannatrici a Roma e provincia, una situazione pericolosa o controllabile?
Sembra che questo esemplare entri in contatto con l’uomo proprio in situazioni di pericolo per loro, almeno in natura. Questo viene confermato dal fatto che lo scorso anno era stata trovata una tartaruga azzannatrice nelle stesse condizioni a Monteverde, all’interno di una fontana condominiale.
Queste testuggini, che sono originarie del nord America, vivono a stretto contatto con ambienti acquatici, motivo per il quale gli avvistamenti si stanno concentrando sempre di più tra Morlupo e Capena, nella provincia settentrionale della capitale. Questa zona, infatti, è un’area rurale ricca di fossati dove, questi rettili, hanno la possibilità di cacciare le proprie prede, costituite principalmente da pesci. È lì che, nel corso degli ultimi 15 anni, sono stati rinvenuti oltre 12 esemplari, con un picco negli ultimi due mesi. Da maggio ad oggi, le catture, sono infatti state quattro. Proprio in questa zona potrebbe essersi originata una zona di riproduzione, quindi è bene mantenere sempre alta l’attenzione.
L’esperto Andrea Lunerti ne ha approfittato per dare qualche consiglio in caso di avvistamento: “Suggerisco di fare particolare attenzione durante i lavori agricoli e di giardinaggio, soprattutto se chi li esegue si trova vicino a stagni e compluvi d’acqua. Non bisogna avvicinarsi, ed è anzi consigliabile restare a distanza di sicurezza. Il consiglio è di scattare una foto e di avvertire subito il numero unico di emergenza, il 112, oppure il 115. Non bisogna prenderla con le mani e chi lavora nei campi dovrebbe avere l’accortezza di usare guanti e scarpe adatte. Con il suo morso, infatti, la tartaruga azzannatrice è perfettamente in grado di troncare una falange del dito“.
La Chelydra serpentina, generalmente nota come tartaruga azzannatrice, è una delle testuggini d’acqua dolce più grandi del pianeta. La specie è originaria del Nord America ed è nota per la sua aggressività quando si trova fuori dall’acqua. Onnivore, le tartarughe azzannatrici sono dotate di potenti mascelle: sferrano dei morsi fulminei e il loro becco corneo è in grado di lacerare gravemente, come detto, le falangi di un essere umano, motivo per cui l’attenzione deve essere sempre alta, nelle zone citate e non solo.