Non c’è due senza tre, il proverbio che vuole perseguire la Roma, a caccia di un incredibile ritorno dopo gli acquisti di Aouar e Ndicka.
Tiago Pinto in faccende affaccendato. Chiuse positivamente, che fa rima con ufficialmente, le due prime trattative in entrata, l’uomo di mercato giallorosso è serra le fila per chiudere degli affari in corso. Aouar e Ndicka sono stati presentati: centrocampista della nazionale algerina con passaporto francese il primo (a parametro zero dal Lione), un difensore anch’esso francese (con cittadinanza ivoriano) il secondo, ex Eintracht Francoforte.
Di ufficiale c’è anche il rinnovo del Gallo Belotti, per il quale sono scattate delle clausole che hanno reso automatico l’estensione del contratto coi giallorossi per altri due anni, fino al 2025. “La forza di questa squadra è il gruppo – ha spiegato l’ex attaccante del Torino – ogni giocatore infortunato ha sempre stretto i denti per esserci. Mourinho? È unico”.
Casa dolce casa
Scontato dire che la Roma non può fermarsi qui, servono rinforzi per rendere più profonda la rosa giallorossa, con il fine di competere con le big e pensare a traguardi più ambiziosi. Tanti i nomi sull’agenda di Tiago Pinto: piace e non poco Rasmus Kristensen che dovrebbe arrivare con la formula del prestito secco, sempre con il Leeds si sta parlando insistentemente anche per il ritorno di Diego Llorente in prestito con obbligo di riscatto a un certo numero di presenze per una cifra compresa tra i 5 e i 6 milioni di euro; interessa Ben Davies del Tottenham che Mou conosce molto bene. Ma il colpo è un altro.
La Roma, per il momento non sta cercando altri attaccanti nonostante l’infortunio di Abraham (potrebbe tornare non prima di novembre) e i continui acciacchi di Dybala. Non c’è nessuno sul taccuino di Tiago Pinto. Nessuno tranne lui, Gianluca Scamacca, che proprio dal settore giovanile capitolino è uscito.
I giallorossi avrebbero trovato anche l’accordo con l’ex Sassuolo, voglioso di tornare a casa, ma il West Ham è un osso duro: non vuole aprire a un prestito, se non inserendo l’obbligo di riscatto. Un bel problema per la Roma, che deve trovare ancora i 30 milioni di euro complessivi entro il 30 giugno per rispettare i paletti del settlement agreement pattuito con la UEFA. E non bastano, in questo contesto, le cessioni di Volpato e Missori al Sassuolo per un’operazione da circa 10 milioni.
Scammaca in stand by, dunque, qui l’entrata in scena del Milan, pronto a investire parte degli introiti della cessione di Tonali al Newcastle, proprio per il centravanti romano. Scamacca avrebbe dato priorità assoluta alla Roma, che non vuol dire che non vestirebbe mai la maglia del Milan, ma in questo momento il suo chiodo fisso è vestire quella maglia che aveva indossato nel settore giovanile giallorosso. La Roma ci riproverà con il West Ham, puntando anche sul sogno di Scamacca, ma deve affrettare i tempi.