“Possedere un tesoro e fingere di non averlo”, questo è uno dei commenti più aspri da parte dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, una volta venuto a conoscenza dell’interruzione degli spettacoli ai Fori Imperiali. L’ultima edizione di queste performance notturne con la regia di Piero Angela si è svolta dal 10 giugno al 2 ottobre del 2022, la prima invece risale all’estate del 2014. Dopo nove anni di successo, la replica non troverà spazio nella stagione estiva dello storico e suggestivo sito della Capitale.
L’ex primo cittadino di Roma Ignazio Marino è stato il primo ideatore degli spettacoli ai Fori di Augusto e Cesare nel 2014. Grazie alla straordinaria collaborazione tra Piero Angela e Paco Lanciano fu creato un percorso che, tramite filmati, ricostruzioni multimediali e l’indimenticabile voce narrante del volto Rai, conduceva gli spettatori a rivivere il luogo come si presentava all’epoca di Augusto.
Il fatto che da quest’anno gli spettacoli serali siano soppressi, secondo Marino, crea un vuoto imperdonabile nel programma dell’estate romana. Ogni ora delle serate di apertura contava duecentocinquanta persone, le quali dalle 21 alle 23 affollavano le panchine dei Fori, dove potevano godere del racconto in cuffia in nove lingue diverse.
“Aprendo il sito https://www.viaggioneifori.it sono rimasto di stucco: sospesi dall’anno 2022!!! Ma come: si chiude uno spettacolo culturale che tra l’altro porta profitto al Comune?“, il mesaggio di Marino attraverso i propri canali social.
Ognuna delle stagioni di apertura degli spettacoli ai Fori ha garantito una grande fortuna al Campidoglio, sia in termini di pubblico che di incassi, di cui Marino non manca di ricordare i numeri da record.
Dall’incontro emozionante con Piero Angela all’ideazione degli spettacoli, l’ex sindaco sottolinea quanto questi costituissero un‘offerta culturale di altissima qualità e al contempo accessibile a tutti, in quanto divulgata tramite un linguaggio diretto e suggestivo.
Inoltre, ricorda che quella ai Fori fu una scommessa vinta anche a livello economico sin dal suo primo anno, quando a fronte di un investimento iniziale di 800mila euro si arrivò ad un incasso di un milione e 200mila, grazie ai 110mila spettatori interessati. Questo portò l’anno dopo, nel 2015, a raddoppiare lo spettacolo serale, allargandolo anche al foro di Cesare grazie ai guadagni della prima stagione.
A poche ora dalla denuncia sui social di Marino arriva la replica dell’assessore alla Cultura della Capitale, Miguel Gotor, che con toni più contenuti e pragmatici giustifica la sospensione con il costosissimo upgrade tecnologico che oggi, a nove anni dall’ideazione del 2014, comporterebbe riaprire gli spettacoli e aggiornarli allo status quo. Tuttavia l’assessore muove anche un passo verso la posizione dell’ex sindaco, avanzando la possibilità di creare uno spettacolo simile nell’area Sacra di piazza di Torre Argentina, un altro luogo della capitale al centro dell’attenzione in questi giorni data la sua recente riapertura al pubblico.
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